Hacker russi contro le istituzioni italiane: cosa dice ACN e come proteggersi
Attacchi DDoS in Italia: cosa sta accadendo?
Negli ultimi mesi, le istituzioni italiane sono state prese di mira da hacker russi. Gli attacchi, motivati da ragioni geopolitiche e ideologiche, hanno colpito settori strategici pubblici e privati. Il gruppo NoName057, tra i più attivi, utilizza attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) per bloccare i servizi digitali e creare disagi.
Cosa sono gli attacchi DDoS e perché sono pericolosi?
Gli attacchi DDoS mirano a sovraccaricare un sistema informatico con un numero eccessivo di richieste, rendendolo inaccessibile. Il problema non riguarda solo l’interruzione dei servizi, ma anche il rischio che questi attacchi siano una copertura per intrusioni più gravi.
Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), gli obiettivi di questi attacchi sono molteplici:
- Economici: richiesta di denaro per interrompere l’attacco.
- Ideologici: legati a contesti politici e conflitti internazionali.
- Personali: hacker che cercano notorietà o vendetta.
Quali settori sono più colpiti?
Qualsiasi infrastruttura pubblica o privata può essere vulnerabile a questi attacchi. Tuttavia, gli hacker prendono di mira soprattutto:
- Servizi finanziari, per bloccare transazioni e creare panico.
- Trasporti pubblici, per causare disagi alla popolazione.
- Enti governativi, per minare la fiducia nelle istituzioni.
- Fornitori di servizi digitali, per interrompere la continuità operativa.
Dove avvengono questi attacchi e quando si verificano?
Gli attacchi DDoS possono colpire ovunque, ma spesso si concentrano su realtà che offrono servizi essenziali. Le tempistiche variano, ma si osservano picchi in corrispondenza di eventi politici e dichiarazioni ufficiali legate alla guerra in Ucraina.
Le linee guida di ACN: come mitigare gli attacchi DDoS
L’ACN ha pubblicato un report con alcune linee guida fondamentali per difendersi. Tra le principali raccomandazioni troviamo:
- Valutare la propria esposizione agli attacchi.
- Utilizzare servizi di protezione affidabili.
- Implementare piani di risposta alle crisi.
- Testare regolarmente le infrastrutture.
- Formare il personale per gestire gli attacchi.
Quali sono le soluzioni consigliate?
Secondo ACN, mitigare un attacco DDoS non richiede necessariamente investimenti elevati. In alcuni casi, è sufficiente adottare soluzioni come:
- L’uso di CDN (Content Delivery Network) per distribuire il traffico e ridurre il carico sui server.
- Sistemi di filtraggio avanzato, per bloccare le richieste dannose.
- Piani di continuità operativa, per garantire il ripristino rapido dei servizi.
Il ruolo della formazione e della prevenzione
Proteggersi dagli attacchi informatici non significa solo adottare soluzioni tecnologiche, ma anche investire nella formazione del personale. Un team preparato può riconoscere i segnali di un attacco in corso e rispondere rapidamente.
Chi deve essere coinvolto nella sicurezza informatica?
- I responsabili IT, per implementare le soluzioni tecniche.
- I dirigenti aziendali, per garantire investimenti adeguati.
- Tutti i dipendenti, per adottare comportamenti sicuri online.
Quando è il momento di agire?
La prevenzione è fondamentale. Non bisogna aspettare di essere colpiti per implementare misure di sicurezza. Ogni azienda e istituzione dovrebbe adottare un piano di difesa già oggi.
La strategia di ACN: un sistema di difesa cyber nazionale
L’obiettivo dell’ACN è rendere la cybersicurezza un pilastro fondamentale della sicurezza nazionale. Per questo, ha creato una piattaforma con risorse utili per aziende, enti pubblici e cittadini. Una vera e propria “biblioteca cyber” con documenti, linee guida e strumenti per rafforzare la sicurezza informatica.
Perché è importante diffondere la cultura della cybersicurezza?
Gli attacchi DDoS sono solo una delle minacce digitali. La sicurezza informatica riguarda tutti e deve essere affrontata con un approccio preventivo e collaborativo.
Come difendersi dagli attacchi DDoS: strategie pratiche per le aziende
Il rischio concreto: cosa succede alle aziende colpite?
Un attacco DDoS può paralizzare un’azienda in pochi minuti. Sistemi bloccati, servizi non disponibili e perdite economiche immediate sono solo alcune delle conseguenze. Il danno d’immagine può essere irreparabile, con clienti che perdono fiducia e competitor che ne approfittano.
La minaccia è più vicina di quanto si pensi
Molte aziende credono di non essere un bersaglio interessante per gli hacker. Questo è un errore. Anche PMI e fornitori di servizi digitali possono essere attaccati, magari come obiettivi secondari o per testare nuove strategie offensive. L’assenza di protezione le rende vulnerabili e facili da colpire.
Quali misure possono ridurre il rischio?
Fortunatamente, esistono soluzioni per mitigare il rischio di attacchi DDoS:
- Monitorare il traffico di rete per individuare anomalie.
- Adottare sistemi di protezione avanzati, come firewall e CDN.
- Creare piani di emergenza per garantire continuità operativa.
- Formare il personale per rispondere rapidamente agli attacchi.

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